C'è un certo non so che nell'aria, come di raffinata eleganza: eleganza di profumi, trilli, fiori, colori, eleganza di passi e pensieri. Eleganza del dire e del fare, di un magico aprile che incede danzando.
La mia notte è veglia nell'assenza, cuore distratto dai suoi palpiti. Vuoto profondo tagliato da un gallo insonne che annuncia il suo giorno. È stanchezza la mia notte senza fessura a far entrar le stelle. È pensiero, è attesa questa notte...
Dolorosamente leggo la mia anima infelice e gioiosa, giovane e stanca, sognatrice e realista - ossimori della mia vita - Dell'amore sento il profumo, percepisco la presenza nella parola, nei miraggi visti vicino e svaniti dopo che il tempo depone sul mio grembo la sua stanchezza... del mio giorno ossimoro: sempre fermo in se stesso, senza età e giovinezza, senza vecchiaia e malattie, pure chi accoglie nel suo abbraccio è ad esse soggetto.
Amo la vita, ma non il tempo mellifluo e mendace, ho messo i miei gioielli sognati, in preziose teche, anche se dal colore appassito sono sempre pregiati li riesumo per svegliare i sogni nei giorni del dolore. Amore mirato, carezzato, baciato nell'aria. Amore che pur nella consapevolezza dell'effimero, da forza e risana. "Amor, ch'a nullo amato amar perdona" (#Dante)
Sui cigli dei tuoi occhi frammenti d'arcobaleno, nell'aria un ritornello smarrito da giovani passeri si insinua nel vento, e seguo la suo eco... S'apre al mio stupore "la valle del pianto" e corro a rubare un ciuffo arricciato di nuvola rosa caduta sui pruni del mio bosco, cirro capriccioso impigliato fra i rovi, caligine ferita da more rosse e nere... gocce di sangue e d'amore fra le mie dita, gelato dal sapore selvatico... Ed entri nella mia anima: bacio intinto d'infinito, impronta scolpita indelebile nel cuore... E navigo fra le ombre là dove si celano i sogni, e frugo fra le pieghe in cerca del mio nascosto e perduto...
Anche questo giorno è trascorso... niente di nuovo sotto il sole, oggi come ieri e mi auguro che domani non sia come oggi.
Mi sento come straniera nel mondo, spettatrice impotente e dolente dei mali che ci affliggono: sulle poltrone chiacchiere e parole, nelle case violenze e litigi, quando si affama il popolo le conseguenze sono disastrose...
Disoccupazione e perdita del lavoro e pertanto della dignità della persona, sono la causa prima dei nostri drammi.
Tutti ne siamo consapevoli, forse anche gli Epuloni che si degnano di gettare le briciole ai cani. Guardo, mi intristisco e scrivo... almeno la parola e il pensiero mi sono rimasti liberi ed integri. (Maria Savasta)
E questo tramonto
non ha dei lupi l'ululato,
ne' il cupo aspetto d'una cornacchia
in gramaglie,
o la triste solitudine
di una panca in lutto
che al vento baci sussurra.
Ma il bell'azzurro
macchiato di gigli e rose,
e l'amore caldo e colorato,
e l'oro del cuore d'una bianca margherita
regina delle contee nei prati.
E questo mio dorato occaso
sereno si tuffa tra i flutti
di un mare di stelle danzanti l'attimo.