giovedì 29 novembre 2012

L'indifferenza



L'indifferenza ha l'eleganza di un manto di neve che non riscalda ma soffoca
Ha la leggerezza delle foglie d'autunno e come esse volano lontano e passano oltre.
Ha la pesantezza di un macigno che senza vedere schiaccia.
L'indifferenza è il killer sordomuto che uccide più di mille guerre.
- Maria Savasta

Mille inverni ho vissuto


Mille inverni ho vissuto
a la rotta  del tempo...
non scorreva
Nostalgici tomi narravano
ciocche di primavera
e aure danzanti.

Mille inverni ho vissuto
ne lo scuro segreto
senz’ali e nido
sognando soli
calde braci
trame di luci


E domani
fu sempre oggi
e mai oggi fu
domani.

Mille inverni ho vissuto
anzi de le rosse foglie
imbrigliate ne’ dorati cieli.
Ora,
 vendemmia cammino
fra baci di speranza
dolci attese.

- copyright@Maria Savasta

venerdì 23 novembre 2012

Aspettando la Luce


Seduta
fra colori della notte
e profumi d’aria olezzanti
d’antichi salmi
e danze di rosari,
ascolto gemiti di strada
e di deserto:
mortificate anime
coperte da cartoni
e spine di ricordi,
muoiono obliate.
Ora Prima:
“Ti lodino i popoli DIO
Ti lodino i popoli tutti”
Sotto un plaid
di soavi stelle
avvizzite miniature d’uomo:
non c’è voce
non c’è grido,
non c’è lamento
nei persi occhi d’infanti,
uccisi
da pingue indifferenza.
Ora Terza:
“Ti lodino i popoli, DIO
Ti lodino i popoli tutti”
appendo la mia cetra
a l’ultimo albero del pianto,
nell’aura gocce d’Ave Maria
su ferite di speranza.
Aspettando la Luce.

mercoledì 21 novembre 2012

Porta del cuore


E' sempre triste vedere una porta chiusa, una porta antica non aperta alle novità della vita.
Ma da ancora più tristezza accorgerci della chiusura di tanti cuori.
Teniamo aperta la porta del cuore, spalanchiamola all'amore, all'amicizia, all'agape...; non soffriremo di solitudine e saremo portatori di gioia e speranza.
- Maria Savasta

- Dipinto di Gleb Goloubetski

Mon cher amour

Escono fiori dalle tue labbra
e profumi il mio respiro.
Bagliori di banchi gigli nella notte
i tuoi sguardi
e toccano i miei occhi scrivendo
infiniti sentieri.
Fine artigiano di parole,
maestro d'amore...
- Maria Savasta
-Dipinto di Eric Montoya

sabato 3 novembre 2012

"Le cose vecchie si buttano, quelle antiche si portano nei musei."
Visto che non possiamo buttare come scarpe rotte i nostri anziani, ecco che allora li portiamo nei "musei viventi" volgarmente chiamati "ospizi".
E come visitiamo i musei forse una volta l'anno, spesso visitiamo i nostri vecchi solo nel giorno del ricordo o del rimorso, anche dopo anni, qualche volta mai...!
Naturalmente come ogni buona regola, ci sono le eccezioni.
- Maria Savasta

- Foto: io non finirò all'ospizio e tu al canile