martedì 31 dicembre 2013

Ingiusta pace

Han visto i miei occhi
scavate rocce da aridi venti
d’indifferenza:
era fame…
Han visto
frettolosi preti ciechi
sordo vento
silenziosa carne urlante
sull’ultimo gradino:
era freddo…
Han visto secolari memorie
obliate e chiuse:
era abbandono…
Han visto domande e perle
in smarriti occhi:
era solitudine…
Han visto figli di Dio
nulla mirare
e desolato stupore
in vinte braccia vuote:
era Madre.
Han visto i miei occhi
opulenza e ipocrisia
tra lor devoti
all’esecrato desco:
era... ingiusta pace.
- Maria Savasta

lunedì 23 dicembre 2013

Dov'è il tuo Dio?

Cerco la “casa del pane” *
ma smarrita è la cometa
nel labirinto dei dannati:
surrogate luci
fanciulle della notte
follie di droghe e suoni;
forme d’uomo smemorati
da scienti saggi
sotto vecchi giornali
di ieri,
ripudiati dormono.
“Dov’è il tuo Dio?”
urla Giobbe,
da nudo tepore antico
pietoso letame scalda
verme e anima !
Eppure all’orma tua
il mio piede stava attaccato
e al vico delle indecenze
giungo,
malinconico trapestio!
Lontano, festoso clero
e gioie di pastori,
santi epuloni d’una notte
osannano giubilanti :
“è Natale, non si soffre più”!
Strascico passo
su zacchere di pianto.
- Maria Savasta

* Betlemme in aramaico "casa del pane"

sabato 21 dicembre 2013

Le lacrime

"Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini."
(Hermann Hesse)

Bella questa frase di Hesse: "gli angeli sono vicini a chi piange"
ma provate a chiedere a chi si trova nell'angoscia, nella disperazione, nell'abbandono, nella miseria, se si sente gli angeli vicino...
No, lui vorrebbe l'uomo vicino: che l'incoraggiasse, non l'abbandonasse, gli tenesse la mano, asciugasse le sue lacrime....
Le lacrime degli ultimi, degli indifesi, dei piccoli senz'altro irrigano i giardini dei cieli, ma gridano vendetta e ricadono sulle nostre coscienze come gocce di fuoco.

Siamo sotto le feste, non umiliamo gli anziani, non posteggiamoli negli ospizi o ospedali, non abbandoniamoli alla loro solitudine.
Ricordiamo quanti sacrifici e rinunzie hanno fatto per noi, se saremo fortunati un giorno anche noi vivremo la stagione della saggezza e ci sentiremmo feriti se i nostri cari ci trattassero come scarpe rotte.

Buone feste a tutti.
- Maria Savasta