Nella vigna fiorita
il mio diletto
di baci m'ha imperlato
il collo,
gemme di poesia piovute
dai suoi labbri
s'adagiano lievi sulla coppa
del mio seno,
e stupita bevo
nettare di passione.
Ora voglio dirti
che non danzano le ore
e il nostro canto
tace.
La notte tesso tele
di parole,
malinconiche elegie
spedite al tuo cielo,
dalle stanze del mio silenzio:
tormentata attesa...
E disfa l'aurora
il mio desio.
12 – 06 - 2010
Qui es? Ubi tu Gaius, ibi ego Gaia.