martedì 25 maggio 2010

Il tuo canto spezzò il chiavistello

Quale gioia
quando i tuoi piedi
si fermarono alla mia porta,
e il tuo canto
spezzò il chiavistello
del mio amore:
“Come sei bella,
stella d’oriente
caduta
sul mio palmo.
Amica del mio tempo,
lava nelle vene
sussulto.
Mi hai stregato il cuore
mia bella;
al cielo hai rubato
gli occhi,
e messi di giugno
ondeggianti al vento
i tuoi capelli.
Nel castello della luna
violerò i tuoi sogni
per dipingerli
di prato e porpora,
e un'ala d'ardore mio
attaccherò al tuo
e nel fuoco voleremo
in eterne fiamme,
consumati”

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