che veste la cinta,
l'occhio tuo tocca
la verde foglia
più bella.
In suo geloso grembo
goccia di rugiada
gravida di sole
aromi di vento
amabei di pastori
... e bevo cielo!
Sigillo è ora
in ansie di tempo
su fogli di lacrime
e orazioni...
Antica
greca bellezza
logora di sguardi
e baci,
aerea trina
sempreverde dono
in presente verbo.
E leggo in sua pagina
trapassate trasparenze
giubili lunari,
trame d'adesioni...
danze di mani,
fervori
e guerre di parole
pacificati in arcobaleni
d'amori puntati...
- Maria Savasta
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