"Vorrei avere un cuore morto
un'anima distratta,
ahimè quello sciocco ha vita propria
risorge e si fa beffe.
E l'alma mia vede sole nelle tormente
e fiori profumi e calore nel millesimo scritti.
Ed è sempre attimo fuggente
gioioso, bruciante, doloroso
grido d'ultima doglia
E restano antichi odori
riflessi di rose carnali sfogliate,
e sogni, e sguardi, e baci...
programmi e visioni di mani,
abbracci e carezze dal fato abortiti.
Venti di tramontana spazzano sogni,
ma primavera pulsa in gelido inverno."
- Maria Savasta
- Immagine dal web
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