mercoledì 11 febbraio 2015

L'arcobaleno caduto

Dopo la pioggia adoravo saltellare nelle pozzanghere stando ben attenda a non calpestare il pezzo d'arcobaleno che vi era caduto dentro.
Mi sembrava un dono del cielo: aveva spezzettato l'arcobaleno lasciando cadere i pezzi in terra per la gioia dei bambini che volevano conservarne un po'.
Più di una volta tentai di prenderlo, ma era imprendibile, mi sembrava d'averlo fra le dita, ed era sempre lì: bello, iridato e giocava con me; finché un'adulto mi disse:
"Che fai? giochi col fango?"
"E' caduto un po' di arcobaleno e lo voglio portare con me"
"Piccola romantica illusa, quello non è arcobaleno, ma olio di macchine"
Mi sentii cascare il cielo addosso: non si era ricordato di me, non mi aveva regalato un pezzetto di arcobaleno...! ero solo una sciocca bambina sognatrice.
E piansi.

- Maria Savasta

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