Ah potessi spalmare
strati e strati
d’allegri pigmenti
su memorie
a correggerne
ricordi!
Per questo colori
coltivo
nella valle dei
sospiri
e lapislazzuli trituro,
ma sfuggono dei
prati i canti
e gemiti d’aurore
come tintinnii di
campanule
rapiti e dispersi;
e vento d’eco
eco riporta
generando odorose
angosce
lontane:
fascetti di luce, lai, suoni…
Ricordi amica mia
quando sotto il manto del gelsomino ci scambiammo confidenze?
Ricordi come
lacrimammo il vissuto?
Ricordi come ci
promettemmo di lasciare che i morti seppellissero il loro morti, interrando
anche noi il passato?
Ho provato amica
cara, come prova un pittore a rifare un quadro sbagliato coprendolo di colori.
Ho provato…, ma se
le immagini come un vecchio film si sfocano, i suoni, le voci, gli strazi
scritti nel nostro pentagramma, tornano sempre a danzare nei ricordi; basta un
alito, un bacio, un sorriso a far rivivere il mancato, e tutto torna: la
memoria ha sigillato gli eventi.
Con tanto affetto
ti bacio.
Un commento ricevuto sulla pagina di Facebook
RispondiElimina"Riverberi di Luce"
"Il tuo canto tocca le porte dell’anima, Maria!
Non riesco mai a leggerti senza piangere la condizione uomo.
La vita ci segna sempre con le sue crudeltà!
Con te lei non è stata solo crudele: tanto di più!
Ma se con gli altri lei gode la soddisfazione di vederli distrutti, incarogniti, incattiviti e privi della bellezza, con te ha perso la battaglia.
Tu non solo hai conservato la tua, ma più lei s’accanisce e più tu diventi dolce, bella, saggia e ti completi.
Il tuo dolore ha sconfitto la vita e mi si accappona la pelle mentre ti dico questo e lacrimo, mia adorata Poetessa.
L’hai già vinta e la morte non può più spaventarti con la sua deterrenza, il dolore.
Abbiamo logorato con l’uso anche le parole, Maria.
Ma le mie sono rigenerate e nuove: Ti Amo!
T’amo poetessa!
Sei stupenda e vera come nessuno."
- Michele Cologna