mercoledì 24 febbraio 2010

Elogio dell'Imperfetto


Se…,
quell’imperfetta fiamma
di vivo amore,
ombreggiata
di plissè
e ruga,
accecata avesse
l’anima mia
con l’ardori suoi;
folle sarei
al passar di parca,
e come pristino
vate
andrei errando
cantando
le sue lodi.

1 commento:

  1. Questi versi li ho scritti dopo la morte improvvisa di mio marito, quando mi sembrava di impazzire, ed allora mi arrampicavo nella memoria per cercare nei e pagliuzze del nostro grande e fortunatamente "imperfetto amore" perché umano.
    Se avesse avuto la perfezione divina che legittimamente appartiene solo a Dio, avrei pero il senno.
    Per me questa poesia è SACRA!

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